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Gli abiti da sposa del Monastero di Santa Rita

Non so se capita anche a voi quella voglia di andare a guardarlo, e magari riprovarlo. A me basta salire in mansarda, aprire l’armadio ed è lì, il mio abito da sposa, protetto dalla sua custodia. Molte volte mi sono chiesta se è giusto conservarlo,come ricordo o magari per mia figlia, oppure se questo abito può avere una nuova storia, da raccontare e sogni da regalare.

Avete sentito parlare dell’iniziativa degli abiti da sposa delle Suore dell’Ordine delle Agostiniane del monastero di clausura Santa Rita da Cascia?

Mi sono interessata e ho scoperto che Suor Maria Laura si occupa degli abiti da sposa, conservandoli in una stanza all’interno della clausura, ordinati per taglia e pronti per essere proposti alle future spose che arrivano in cerca dell’abito tanto desiderato.

Questa tradizione, una delle tante attività caritatevoli che le Monache portano avanti, nasce in Monastero negli anni ’50, in modo del tutto spontaneo. All’inizio, ne usufruivano principalmente le “Apette” che, diventate grandi, desideravano sposarsi. Le “Apette” sono le ragazze ospiti all’Alveare di Santa Rita, una struttura costruita accanto al Monastero per sostenere bambine e ragazze provenienti da famiglie con serie difficoltà economiche e sociali. Oggi, le future spose che ricorrono al servizio di beneficienza, spesso, non hanno la possibilità economica di acquistare altrimenti un abito da sposa, oppure sono donne che fanno una scelta precisa di sobrietà, nell’ambito di un cammino intrapreso dalla coppia, con l’intento di riscoprire il significato vero del matrimonio. Alcune di loro non conoscono Santa Rita, alcune richiedono l’abito per sposarsi con rito civile. Nel rispetto delle motivazioni di ciascuna, Suor Maria Laura mostra gli splendidi vestiti a tutte le donne che ne fanno richiesta e che, solo se lo desiderano, lasciano un’offerta per il dono ricevuto. Molte donne, dopo aver utilizzato il vestito, scelgono di restituirlo alle Monache per metterlo a disposizione di un’altra sposa. Gli abiti che non vengono scelti dalle spose, che sono meno richiesti, vengono destinati alle missioni.

L’incontro tra Suor Maria e la futura sposa avviene in una grande stanza all’interno della clausura. L’aumento delle richieste del servizio di beneficenza, infatti, ha indotto la Comunità delle Monache a spostare la location per l’accoglienza della sposa, da fuori a dentro la clausura. In precedenza, il contatto tra Suor Maria Laura e la futura sposa avveniva unicamente attraverso la finestra che mette in comunicazione la clausura con il mondo esterno. Questa nuova location risolve l’esigenza di immagazzinare gli abiti, sempre più numerosi e, al contempo, risponde al bisogno di accogliere al meglio la donna interessata alle prove dell’abito, che spesso è accompagnata da amici e parenti.

Di tutte le spose, conservo un caro ricordo. Durante le prove dell’abito, il clima che si crea è sereno e divertente, alcune ragazze rimangono entusiaste del primo vestito indossato, altre ancora scelgono abiti molto diversi da quelli che avevano immaginato. Molte spose tornano dopo il matrimonio accompagnate dal marito per condividere la loro esperienza. Provo sempre una grande gioia, la gioia di vedere felice una giovane che può coronare il suo sogno d’amore anche con un abito adeguato al giorno più bello della sua vita {Suor Maria}

Se siete interessare, vi lascio le info dettagliate:

PER CHI DESIDERA DONARE IL PROPRIO ABITO

È possibile donare l’abito in due modi:

  • spedendolo per posta, all’indirizzo: Monastero Santa Rita – viale Santa Rita, 13 – 06043 Cascia (PG)
  • portandolo di persona al Monastero. In questo caso, non occorre un appuntamento. Basterà rivolgersi ad una delle monache che fa servizio di ascolto al pellegrino, in uno dei parlatori che si trova proprio appena si entra nel Monastero Santa Rita.

PER CHI DESIDERA PROVARE UN ABITO

La futura sposa che desidera provare gli abiti che vengono donati al Monastero Santa Rita da Cascia, è sufficiente che prenoti un appuntamento tramite email, all’indirizzo monastero@santaritadacascia.org

Gli abiti non vengono ritoccati, né sistemati dalle Monache, ma donati così come sono ricevuti. Non c’è nessun tipo di richiesta economica da parte del Monastero, chi lo desidera, lascia un’offerta, chi no, può tranquillamente portare via l’abito senza lasciare nulla.

[Ringrazio Monica Guarriello per le informazioni fornite.]